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mondodelgusto.it

A Bologna mangio bene: in oltre cento locali la cucina petroniana si mette in vetrina

Articolo di mondodelgusto.it

Periodo di grande spolvero, questo, per la cucina bolognese, che dall’inizio dell’anno si è guadagnata le lodi di due grandi nomi dell’editoria internazionale – prima Forbes e poi Thrillst – e che, anche grazie a una riscoperta dell’enogastronomia come valore aggiunto nel richiamo del turismo e come importante volano di sviluppo economico, sta riportando pian piano la città ai suoi antichi livelli di punto di riferimento globale nel campo mangereccio.
Purtroppo però, al di là di questi exploit, non sempre la tradizione gastronomica petroniana riesce a godere di un’adeguata promozione, soprattutto a livello internazionale, spesso impegnata a lottare contro falsi clamorosi quali gli spaghetti alla bolognese, contro le imitazioni dei prodotti tipici più conosciuti e contro luoghi comuni spesso ingenerosi, che vorrebbero i ristoranti attivi all’ombra delle Due Torri caratterizzati da un pessimo rapporto qualità-prezzo.
E’ proprio per fronteggiare queste emergenze e per valorizzare finalmente il patrimonio culinario bolognese che il 29 ottobre prenderà il via “A Bologna mangio bene”, un nuovo progetto nato, sulla scorta del successo di precedenti esperienze, da un’idea di Confcommercio Ascom Bologna e dei suoi ristoratori, sotto l’egida del marchio Bologna City of Food e in collaborazione con la Camera di Commercio, che vede oltre 104 locali fra città e provincia proporre, nel proprio menù, combinazioni di piatti a prezzo fisso suddivise in tre fasce – 25, 35 e 45 euro – e che prevedono due portate fra antipasto, primo e secondo, contorno, frutta o dessert, acqua e un calice di vino.
Immenso l’elenco dei ristoranti, trattorie e osterie che hanno aderito, a cominciare dai sessantasette entro le mura cittadine: 7 Archi, Al Pappagallo, Al Sangiovese, Antica Grotta, Antica Osteria Romagnola, Antica Trattoria del Cacciatore, Antica Trattoria del Pontelungo, Antica Trattoria del Ragno, Antica Trattoria del Reno, Antica Trattoria Spiga, Antica Trattoria Sterlino, Aroma de Roma, Bolpetta, Buca Manzoni, C’era una Volta, Ca’ Pelletti, Cantina Bentivoglio, Circolo Mazzini, Clive T, Club Petroniano, Da Cesari, Da Sandro al Navile, Drogheria della Rosa, La Ghislera, La Taverna di Roberto, Osteria de’ Coltelli, Osteria de’ Poeti, Osteria della Pieve, Osteria Santa Caterina, Osteria Satyricon, Pizza’s Italian Restaurant, Polpette & Crescentine, Prima della Pioggia, Da Bertino & Figli, Ballarini, Ristorante Bolognese, Da Nello al Montegrappa, Dal Biassanot, Diana, Donatello, Due Lune, Franco Rossi, Garganelli, Il Posto, La Capriata, La Montanara, La Pignatta, i Laghetti del Rosario, Matusel, Nonno Rossi, Posta, Self Service Garisenda, I Carracci, Rosso San Martino, Taverna del Postiglione, Teresina, Trattoria Autotreno, Trattoria Bertozzi, Trattoria Boni, Trattoria Da Romano, Trattoria del Rosso, Trattoria Leonida, Trattoria Meloncello, Trattoria Monte Donato, Trattoria Papa Re, Trattoria Paradisino, Trattoria Trebbi e Trattoria Zita.
Ma anche la provincia è ben rappresentata, con trentasette indirizzi dalla pianura alle valli dell’Appennino: il Ristorantino da Dinoad Anzola, Rossi Sapori a Bentivoglio,Lo Scrigno a Calderara, Italia a Camugnano, Calzavecchio a Casalecchio, Ai Prati a Castel di Casio, Olimpic a Castel Maggiore, Cicceria a Castel San Pietro Terme, Taverna del Cuore a Crevalcore, Il Gotha ad Argelato, La Torre del Gallo e Trattoria Vilma a Galliera, Le Capanne a Granaglione, C’era una Volta, La Piazzetta e Picchioni a Lizzano, Benvenuti a Loiano, Da Cicci a Malalbergo, Nanni a Minerbio, Antica Trattoria La Grotta e Al Matarel a Sasso Marconi, Il Fungo a Monzuno, Le Querce e Trattoria Lambertini a Pianoro, Taverna dei Massari a Pieve di Cento, Lo Stuzzichino e Trattoria La Locanda a San Benedetto Val di Sambro, Fresco a San Giovanni in Persiceto, Villa Valfiore, 051 e Trattoria Croara a San Lazzaro, Mangia e Bevi a Savigno, Albergo Stella a Vergato, Trattoria del Borlengo a Castello di Serravalle e Accademia der Cacio e pepe a Zola Predosa.
L’iniziativa sarà supportata da un apposito sito Internet, www.abolognamangiobene.it, da una pagina Facebook e da un hashtag Twitter. In particolare sul sito, in lingua italiana e inglese e disponibile anche in versione mobile per sistemi Apple e Android, sarà possibile trovare informazioni sui locali aderenti al progetto e sui menù proposti, sia ricercando le diverse fasce di prezzo, sia cercando il locale specifico, sia, attraverso l’apposito sistema di geolocalizzazione, trovare il locale più vicino a dove ci si trova. Inoltre all’ingresso dei ristoranti aderenti sarà presente una speciale vetrofania dotata di QR code affiancata da un porta—menù dove segnalare le proposte del giorno.

 

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A Bologna mangio bene: in oltre cento locali la cucina petroniana si mette in vetrina

Articolo di mondodelgusto.it

Periodo di grande spolvero, questo, per la cucina bolognese, che dall’inizio dell’anno si è guadagnata le lodi di due grandi nomi dell’editoria internazionale – prima Forbes e poi Thrillst – e che, anche grazie a una riscoperta dell’enogastronomia come valore aggiunto nel richiamo del turismo e come importante volano di sviluppo economico, sta riportando pian piano la città ai suoi antichi livelli di punto di riferimento globale nel campo mangereccio.
Purtroppo però, al di là di questi exploit, non sempre la tradizione gastronomica petroniana riesce a godere di un’adeguata promozione, soprattutto a livello internazionale, spesso impegnata a lottare contro falsi clamorosi quali gli spaghetti alla bolognese, contro le imitazioni dei prodotti tipici più conosciuti e contro luoghi comuni spesso ingenerosi, che vorrebbero i ristoranti attivi all’ombra delle Due Torri caratterizzati da un pessimo rapporto qualità-prezzo.
E’ proprio per fronteggiare queste emergenze e per valorizzare finalmente il patrimonio culinario bolognese che il 29 ottobre prenderà il via “A Bologna mangio bene”, un nuovo progetto nato, sulla scorta del successo di precedenti esperienze, da un’idea di Confcommercio Ascom Bologna e dei suoi ristoratori, sotto l’egida del marchio Bologna City of Food e in collaborazione con la Camera di Commercio, che vede oltre 104 locali fra città e provincia proporre, nel proprio menù, combinazioni di piatti a prezzo fisso suddivise in tre fasce – 25, 35 e 45 euro – e che prevedono due portate fra antipasto, primo e secondo, contorno, frutta o dessert, acqua e un calice di vino.
Immenso l’elenco dei ristoranti, trattorie e osterie che hanno aderito, a cominciare dai sessantasette entro le mura cittadine: 7 Archi, Al Pappagallo, Al Sangiovese, Antica Grotta, Antica Osteria Romagnola, Antica Trattoria del Cacciatore, Antica Trattoria del Pontelungo, Antica Trattoria del Ragno, Antica Trattoria del Reno, Antica Trattoria Spiga, Antica Trattoria Sterlino, Aroma de Roma, Bolpetta, Buca Manzoni, C’era una Volta, Ca’ Pelletti, Cantina Bentivoglio, Circolo Mazzini, Clive T, Club Petroniano, Da Cesari, Da Sandro al Navile, Drogheria della Rosa, La Ghislera, La Taverna di Roberto, Osteria de’ Coltelli, Osteria de’ Poeti, Osteria della Pieve, Osteria Santa Caterina, Osteria Satyricon, Pizza’s Italian Restaurant, Polpette & Crescentine, Prima della Pioggia, Da Bertino & Figli, Ballarini, Ristorante Bolognese, Da Nello al Montegrappa, Dal Biassanot, Diana, Donatello, Due Lune, Franco Rossi, Garganelli, Il Posto, La Capriata, La Montanara, La Pignatta, i Laghetti del Rosario, Matusel, Nonno Rossi, Posta, Self Service Garisenda, I Carracci, Rosso San Martino, Taverna del Postiglione, Teresina, Trattoria Autotreno, Trattoria Bertozzi, Trattoria Boni, Trattoria Da Romano, Trattoria del Rosso, Trattoria Leonida, Trattoria Meloncello, Trattoria Monte Donato, Trattoria Papa Re, Trattoria Paradisino, Trattoria Trebbi e Trattoria Zita.
Ma anche la provincia è ben rappresentata, con trentasette indirizzi dalla pianura alle valli dell’Appennino: il Ristorantino da Dinoad Anzola, Rossi Sapori a Bentivoglio,Lo Scrigno a Calderara, Italia a Camugnano, Calzavecchio a Casalecchio, Ai Prati a Castel di Casio, Olimpic a Castel Maggiore, Cicceria a Castel San Pietro Terme, Taverna del Cuore a Crevalcore, Il Gotha ad Argelato, La Torre del Gallo e Trattoria Vilma a Galliera, Le Capanne a Granaglione, C’era una Volta, La Piazzetta e Picchioni a Lizzano, Benvenuti a Loiano, Da Cicci a Malalbergo, Nanni a Minerbio, Antica Trattoria La Grotta e Al Matarel a Sasso Marconi, Il Fungo a Monzuno, Le Querce e Trattoria Lambertini a Pianoro, Taverna dei Massari a Pieve di Cento, Lo Stuzzichino e Trattoria La Locanda a San Benedetto Val di Sambro, Fresco a San Giovanni in Persiceto, Villa Valfiore, 051 e Trattoria Croara a San Lazzaro, Mangia e Bevi a Savigno, Albergo Stella a Vergato, Trattoria del Borlengo a Castello di Serravalle e Accademia der Cacio e pepe a Zola Predosa.
L’iniziativa sarà supportata da un apposito sito Internet, www.abolognamangiobene.it, da una pagina Facebook e da un hashtag Twitter. In particolare sul sito, in lingua italiana e inglese e disponibile anche in versione mobile per sistemi Apple e Android, sarà possibile trovare informazioni sui locali aderenti al progetto e sui menù proposti, sia ricercando le diverse fasce di prezzo, sia cercando il locale specifico, sia, attraverso l’apposito sistema di geolocalizzazione, trovare il locale più vicino a dove ci si trova. Inoltre all’ingresso dei ristoranti aderenti sarà presente una speciale vetrofania dotata di QR code affiancata da un porta—menù dove segnalare le proposte del giorno.